L’OSSERVAZIONE NEL DOCUMENTARIO / Parte 2

QUANTO CI VUOLE PER FARE UN FILM?

No, non ci riferiamo agli euro o ai dollari! Nello scorso articolo vi abbiamo parlato dell’importanza di osservare ed ascoltare i protagonisti delle storie che si vanno a raccontare. La necessaria conseguenza di questo approccio ci porta così a una tematica assolutamente costitutiva del processo di realizzazione di un film: il tempo

Chiunque si avvicini al mondo della produzione filmica (sì, parliamo anche delle pellicole di finzione e dei più brevi cortometraggi!) metterà in effetti da subito alla prova la propria pazienza e capacità di resistenza. Quando si ha una buona idea, che sia scritta in una sceneggiatura o trovata in un angolo del mondo, si vorrebbe iniziare le riprese e il set immediatamente. Ma, prevedibilmente, ci sono molti step da compiere prima di andare in REC, e l’attesa per poter ‘entrare in azione’ con le camere e la troupe si prolunga per mesi, più spesso per anni interi.

Nella produzione di un documentario, dunque, il periodo di osservazione si traduce nell’approfondimento e nello sviluppo della storia che si porterà sullo schermo. Potete pensarlo come l’equivalente dei mesi che serviranno a uno sceneggiatore per mettere nero su bianco dialoghi e battute per una pellicola di finzione. Sebbene il desiderio di girare subito sia forte, questo periodo risulta fondamentale per due ragioni: in primis, il rapporto tra gli autori e i protagonisti del film si approfondisce e rafforza, creando un legame che permetterà maggiore agio e fiducia reciproca sul futuro set; in secondo luogo, la storia, le testimonianze, i luoghi si sedimentano progressivamente, consentendo a chi sta realizzando il film maggiore lucidità e tempo per ragionare. Avere mesi di pre-produzione, così, ci permette di mettere a fuoco ogni elemento, di conoscere tutto a fondo, di farsi conoscere a nostra volta, e infine di avere la possibilità di mettere e mettersi in discussione, spesso anche grazie a feedback che aiutano ad aprire uno sguardo più distaccato, esterno e oggettivo sulla storia.

DI PROGETTI INIZIATI NEL 2021…

Non esageriamo quando usiamo le parole “anni” e “pazienza”: oggi vi iniziamo infatti a parlare di un progetto cominciato ormai un anno fa! Non possiamo ancora svelarvi troppo, ma vogliamo condividere proprio il processo che ne sta accompagnando la realizzazione.

Qualche parola chiave: lungometraggio; documentario biografico; una soleggiata e rinomata città marittima in Italia; tantissimi negativi di fotografie ancora da scoprire. Come spesso succede, questo progetto è nato da un aneddoto, una storia raccontata per caso una sera. Il suggerimento del nome sconosciuto di un fotografo degli anni Novanta ci porta a un innamoramento istantaneo dei suoi scatti e del suo sguardo. I libri e reportage pubblicati testimoniano in maniera straordinariamente attuale un’altra decade, ma raccontano anche un luogo ben preciso, quello dove è nato e cresciuto. Questo fotografo è scomparso da qualche anno, ma di lui rimangono ancora migliaia di negativi. Soprattutto, però, rimangono incredibilmente tutte le persone che hanno fatto parte della sua vita, privata e lavorativa, sospese nella stessa città che, nel frattempo, ha deciso di non cambiare poi così tanto.

L’idea iniziale per il film, così, si trasforma presto in una trasferta per conoscere qualcosa di questi luoghi, nella convinzione che si possa girare un piccolo cortometraggio per condividere la splendida fotografia di questo autore anche al di fuori della sua regione e del circolo più ristretto degli ‘addetti ai lavori’. A settembre 2021, dunque, risalgono le prime passeggiate lungo le spiagge che immortalò più volte, nonché la conoscenza di sua madre, una donna la cui energia e il cui carisma ci suggeriscono che forse davvero c’è la possibilità di dedicare un film a questa storia. La sua disponibilità si apre su centinaia di aneddoti sul figlio, la cui personalità comincia a venire a galla con una tridimensionalità che non avremmo mai potuto costruire solamente guardando i suoi scatti. 

Servono però altre quattro trasferte per approfondire la nostra conoscenza. Viviamo la città di mare in ogni stagione, osservandola svuotarsi e rimanere in silenzio durante il gelido dicembre che 30 anni fa ha prodotto alcuni scatti innevati tra i più significativi del nostro fotografo. Ogni volta torniamo da sua madre, che ci presenta sempre un aneddoto nuovo, uno scatto inedito, accogliendoci persino in casa sua. Così, piano piano, anche le altre persone ci riconoscono, si interessano a noi tanto quanto noi siamo curiosi della loro realtà. Scopriamo in questo modo che molte delle persone che hanno condiviso il percorso di vita del nostro protagonista vivono ancora lì, e con sé tengono ricordi di ogni età, dalle partite a pallone alle uscite in macchina senza meta, ma sempre con la macchina fotografica in tasca. 

In queste trasferte non ci sentiamo mai dire di no. Chiedendo con cortesia e spiegando le nostre intenzioni - ossia raccontare una storia che secondo noi merita di essere conosciuta -, le persone si dimostrano invariabilmente gentili, disponibili e piene di un sentimento d’accoglienza che a più riprese ci sorprende e commuove. Condividiamo caffè, dolci, persino tavolate in trattorie tipiche ascoltando con attenzione amici, colleghi e parenti. Alle volte poniamo domande, cercando di non mancare di rispetto. Così, lentamente, un’immagine molto più sfaccettata viene a fuoco, mostrandoci una figura imperfetta, tormentata ma capace di straordinarie empatia e sensibilità: esattamente ciò che le sue fotografie trasudano. 

Dopo mesi di ricerca, approfondimento e riflessioni, in definitiva, abbiamo delineato la struttura del film: da chi vi parteciperà alla colonna sonora. Nonostante manchi ancora tanto lavoro, l’obiettivo è girare questo documentario nell’inverno che arriverà tra qualche mese, dunque circa a un anno e mezzo da quando abbiamo iniziato a pensare a questa storia nella forma di un film.

Sentiamo infatti di aver compreso e maturato ciò che serve per raccontare la storia del nostro fotografo al meglio delle nostre possibilità… augurateci buona fortuna, quindi, e stay tuned per aggiornamenti su questo splendido progetto!

Pietro Cestari